Francesco Caracciolo (Ammiraglio)

Francesco Caracciolo nacque a Napoli nel 1752 da una famiglia nobile.
Fin da piccolo fu avviato alla carriera nella marina militare borbonica ed imbarcato su diverse unità navali. Prima da ufficiale e poi da comandante partecipò a numerosi scontri navali contro i pirati barbareschi che infestavano il Mediterraneo, combattendo anche, in diversi episodi, in collaborazione con unità navali inglesi.

Nel 1797, alla morte del padre. divenne duca di Brienza e fu chiamato a corte dal re come maggiordomo di settimana e gentiluomo di camera.
Ripresa la navigazione e divenuto ammiraglio, comandò altre unità borboniche fino alla fuga del Re e della sua famiglia trasportati da Nelson a Palermo nel dicembre 1798 a seguito della rivoluzione e della repubblica partenopea. Anche Caracciolo scortò con la sua nave il convoglio di Nelson.

Tornato a Napoli, col consenso del Re, parteggiò per la neo costituita Repubblica Partenopea, condividendone gli scopi e nel mese di aprile venne nominato direttore generale della marina e come tale, con le poche navi rimaste, combatté contro la flotta borbonica e gli inglesi. Sconfitta la Repubblica, venne arrestato e per volere del re e della regina Carolina fu escluso dalla famosa capitolazione con la quale il cardinale Ruffo e gli stessi inglesi facevano salva la vita agli ultimi difensori della Repubblica.

Processato e condannato a morte, il 29 giugno 1799, lo stesso giorno, per ordine di Nelson fu impiccato all’albero della fregata “Minerva” e il suo corpo gettato in mare.

Qualche giorno dopo, il suo corpo tornato a galla, fu sepolto nella chiesa di S. Maria della Catena a Santa Lucia.
Malgrado gli accordi presi dagli stessi inglesi, il comportamento di Nelson, deplorato per questo, fu influenzato dal volere della regina Carolina che aveva in odio i rivoluzionari giacobini anche per la morte della sorella Maria Antonietta, regina di Francia.

LA DUCEA DI BRONTE
Per i meriti nella riconquista di Napoli, Nelson fu creato da Re Ferdinando IV, Duca di Bronte, con la concessione del territorio del monastero di Maniace, già dell’Ospedale Grande e Nuovo di Palermo, con l’aggiunta di Bronte e col potere del imperio sui suoi abitanti.

IL BORGO CARACCIOLO
Nel 1940/41, con l’esproprio della Ducea, l’Ente di Colonizzazione del latifondo, realizzò, tra l’altro un borgo di fronte al Castello Nelson, con la costruzione di vari edifici, intitolandolo alla memoria dell’Ammiraglio Francesco Caracciolo.
Tornati i Nelson nella Ducea, il Borgo Caracciolo nel 1964 venne demolito dalle ruspe.
Oggi se ne possono vedere i ruderi.

(Michele Giorgio Luca)